“Ci vediamo in agosto” di Gabriel Garcia Marquez

L’ISOLA CHE C’E’ – lettura di aprile 2025

<<La vita gli aveva insegnato che quando una donna dice la sua ultima parola, tutte le altre sono di troppo.>>

Il sorprendente romanzo inedito e postumo dell’autore di Cent’anni di solitudine e L’amore ai tempi del colera.

Un’esplorazione del desiderio che non si affievolisce con l’età; il dono inatteso e sorprendente di uno dei più grandi scrittori che il mondo abbia mai conosciuto.

Per gli amanti di Gabo questo racconto inedito è una bellissima sorpresa. Ritroviamo i colori, gli odori e i personaggi dei Caraibi ma soprattutto ritroviamo la deliziosa scrittura del premio Nobel, fatta di metafore attraverso le quali riesce a descrivere con delicatezza le notti di amore della protagonista.

Ultimo romanzo postumo del maestro del realismo magico, “Ci vediamo in agosto” ha il tono malinconico e sensuale tipico di Márquez, ma risente della sua natura incompiuta: la prosa è più frammentaria del solito, i personaggi meno sfaccettati, e il ritmo a tratti incerto. C’è bellezza, sì, ma attenuata. Non mancano passaggi suggestivi e riflessioni profonde sull’identità e il desiderio, ma nel complesso lascia la sensazione di un’opera minore.

Un libro che affascina per ciò che avrebbe potuto essere, più che per ciò che è, e, forse, questo è il suo valore più autentico: il godimento dell’ultimo regalo di Gabo, un saluto lieve e intimo, come una carezza malinconica. Anche se imperfetto, “Ci vediamo in agosto” resta un’opera che conserva l’anima del suo autore — fatta di desiderio, memoria e fughe silenziose dalla realtà.

Per chi ha amato Márquez, è un arrivederci sussurrato, da leggere più col cuore che con gli occhi critici.

Voto complessivo di 6 1/2.

Gabriel Garcia Marquez, Scrittore e giornalista colombiano (anche noto con il nome di Gabo), nato ad Aracataca il 6 marzo 1927 e morto a Città di Messico il 17 aprile 2014. Ha mescolato nella sua opera la dimensione reale e quella fantastica, dando impulso allo stile della narrativa latino-americana definito “realismo magico”, di cui Cien años de soledad (1967) rappresenta un manifesto. Insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1982, lo volle dedicare all’America Latina nella speranza che «stirpi condannate a cent’anni di solitudine abbiano, finalmente e per sempre, una seconda opportunità sulla Terra». Nel 2012 è stata pubblicata in Italia la raccolta Tutti i racconti, che ricostruisce il percorso letterario dello scrittore a partire dalle prime sperimentazioni giovanili, mentre è del 2021 il delicato testo biografico Gabo y Mercedes: una despedida (trad. it. 2023) scritto dal figlio R. García.

Author: Vele di Carta della Biblioteca Civica di Caorle

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