L’ISOLA CHE C’E’
Iniziamo la nostra stagione 2024/2025 degli incontri del gruppo di le lettura con questo romanzo di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows.
Romanzo scritto a quattro mani, dato che Mary Ann Shaffer, ammalatasi gravemente, ha chiesto alla nipote Annie Barrows, autrice di libri per bambini, di aiutarla a finirlo. E’ morta nel 2008, poco prima della pubblicazione del romanzo e del suo successo mondiale, un successo che si è rinnovato nel 2018, grazie all’omonimo film diretto da Mike Newell, e che continua ancora oggi.
La sua passione per Guernsey ha un’origine singolare: durante una vacanza, era stata bloccata da una nebbia impenetrabile nell’aeroporto dell’isola e aveva occupato le lunghe ore di attesa leggendo libri di storia locale. Così, molti anni dopo, realizzando un desiderio che aveva da sempre, si è messa a scrivere un romanzo ambientato, appunto, a Guernsey.
La storia si svolge nel gennaio 1946: mentre Londra sta lentamente riemergendo dal buio della Seconda guerra mondiale, la scrittrice Juliet Ashton riceve una lettera misteriosa. Un uomo le scrive dall’isola di Guernsey, dicendo di aver trovato il suo nome e il suo indirizzo all’interno di un vecchio libro. I due cominciano a scambiarsi lettere e ben presto Juliet scopre un piccolo mondo tanto singolare quanto affascinante, racchiuso nel Club del libro e della torta di bucce di patata, un circolo di lettori nato come una sorta di rifugio durante l’occupazione tedesca dell’isola e diventato poi un luogo in cui la lettura diventa uno dei modi, forse il più eccentrico e di certo il più divertente, per sopravvivere.
Quando la curiosità diventa irresistibile, Juliet parte per Guernsey, decisa a conoscere i membri del club. Ma quello che troverà cambierà per sempre la sua vita.
Una storia che ci ha colpito e appassionato, raccontata con delicatezza, con poesia. La struttura del libro, nelle prime pagine, ci ha un po’ destabilizzato, perché è un romanzo epistolare. Alcuni di noi non ne avevano mai letto uno prima e quindi, all’inizio, fra i vari mittenti e destinatari, si faticava un po’ a entrare nella storia, ma dopo le prime lettere è stato più facile per tutti e questo modo di raccontare ci è piaciuto molto.
La storia è ispirata alla realtà e profondamente intrecciata a essa, è certamente una realtà triste, si parla del dopoguerra, ma che racconta di persone che nella loro difficoltà e nella disperazione della guerra hanno saputo, con la solidarietà e l’unione, farsi forza e uscirne.
Il voto complessivo, media di ogni voto espresso dai partecipanti alla discussione, è 7-.
Mary Ann Shaffer (1934 a Martinsburg, nel West Virginia – 2008))ha lavorato come libraia, bibliotecaria e editor.