Considerazioni emerse durante l’incontro del Gruppo di Lettura Ex Libris di Bassano del 14 maggio 2024
Il libro di Carlo Levi è stato amato da tutti, senza riserve.
Ci sono stati contributi interessantissimi che hanno ampliato (non esaurito…si dovrebbe fare un
incontro a parte solo per questo) il discorso sulla “questione meridionale” e il fenomeno del
brigantaggio (a questo riguardo Luisa, componente del nostro gruppo, ha letto alcune pagine di un
libro da lei scritto alcuni anni fa).
Durante l’incontro è stato sottolineato che ci si trova di fronte a un indiscutibile capolavoro di
scrittura perchè la statura di artista e di intellettuale dell’Autore è immensa, rappresentando un raro
esempio di onestà e profondità intellettuale, coerente con il suo pensiero politico schierato dalla
parte dei più deboli e allo stesso tempo obiettivo e lucido nel delineare le analisi della annosa
questione meridionale.
L’interesse per questo romanzo/saggio nasce dalla testimonianza storica, dalla capacità di Levi di
sintonizzarsi con gli ultimi, i dimenticati da Cristo, i non-cristiani. Levi ci consegna inoltre un’attenta
analisi antropologica utilizzando la penna come fosse un pennello per descrivere volti severi, duri,
segnati dalla fatica che si fissano in memoria come tratto indelebile