Le Avventure di Pinocchio. Storia di un Burattino

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO… DA RILEGGERE!

Disgraziatamente, nella vita dei burattini,

c’è sempre un ma, che sciupa ogni cosa.

Com’ero buffo, quand’ero burattino!

E come son contento

di essere diventato un ragazzino perbene!…

Cosa rende un libro un classico?

Cos’è che lo fa continuare a stampare e leggere anche dopo tanti anni di pubblicazione?

E cosa sarebbe un classico?

Un frullatore pieno col coperchio altrimenti schizzerebbero tutti i pezzetti di frutta sul soffitto?

Il piacere di una metafora che ha sempre qualcosa da dire?

Una chiave passe-partout che apre scrigni e consapevolezze nello spazio e nel tempo?

Me lo sono chiesta mentre ascoltavo tutte le riflessioni nel gruppo lettura di lunedì 29 maggio in Biblioteca, su una favola avventurosa e picaresca che non ha bisogno di presentazioni: quella di Pinocchio, il burattino senza fili scapestrato che con la magia di fata Turchina e l’affetto del Buon Mastro Geppetto realizza il suo sogno di diventare un ragazzo vero.

Carlo Collodi al secolo Lorenzini, fece uscire le avventure di Pinocchio a puntate nel giornale per i bambini nel 1883 e l’opera ebbe un ruolo chiave nel processo di unificazione linguistica dell’allora Regno d’Italia.

Tanti gli spunti di riflessione e diverse le visioni emerse nell’incontro di lunedì.

Nel leggere e nell’ascoltare Pinocchio si può restare a bocca aperta come bambini o … come il mostro marino Pesce-cane che vecchio e asmatico era costretto a dormire con le fauci spalancate permettendo così a Pinocchio e Geppetto di gettarsi nell’acqua e salvarsi sotto un bel pezzo di cielo stellato e un bellissimo lume di luna.

Spesso si è ricordata la lettura anticonformista che ne fa Edoardo Bennato nell’album Burattino senza fili. La favola diventa metafora del potere che impone la propria cultura e la propria visione di normalità respingendo chi non si allinea alle regole precostituite e cerca di farsi un’idea personale del mondo. Così la fata Turchina, unica dolce figura femminile, diventa custode del diritto alla fantasia.

Si possono interpretare sogni e simboli nell’infanzia turbolenta, nell’episodio dell’impiccagione o delle prigioni, nella trasformazione in asino e vederne un percorso di formazione per accedere alla conoscenza.

Pinocchio non sfugge all’esperienza delle cose del mondo, disponendosi alle avventure, alla vita anche se c’è un prezzo da pagare, anche se si può incontrare il gatto e la volpe, cattivi confidenti e consiglieri, anche se c’è Mangiafuoco che comanda e muove i fili, anche se ci son dotti che si credono importanti, anche se … ci sono i consigli buoni di Mastro Geppetto.

Solo vivendo si cresce, riconoscendo i propri errori e sapendo prenderne le distanze altrimenti si rischia di rimanere appoggiati sulla seggiola con le braccia ciondoloni e lo sguardo fisso da una parte come un grosso burattino. Le morali sono tante e non solo nel Paese dei Balocchi e sembrano scritte con il fuscello temperato a uso penna immerso in una boccettina ripiena di sugo di more e ciliegie.

Si può anche restare confusi o un po’ annoiati forse perché Le avventure di Pinocchio non è un libro fatto nostro per istinto o per emozione.

I classici … sono come diceva Italo Calvino quei libri di cui si sente dire di solito: Sto rileggendo … e mai sto leggendo. Si possono leggere a diverse età, in diversi spazi. Ogni spazio, ogni età porta il suo bagaglio di esperienza, porta le sue considerazioni.

Ogni rilettura è lettura di scoperta come la prima e si pensa sempre di conoscerli ma in realtà e qui mi rifaccio di nuovo a Calvino:

Author: Chiave di Lettura

Il Gruppo di Lettura “Chiave di Lettura” è nato nel 2017 da un’idea di Valentina Pascetta, la bibliotecaria della nostra Biblioteca. Il primo incontro si è tenuto il 2 maggio 2017 ed il libro scelto e commentato per quell'occasione è stato “Narciso e Boccadoro” di Hermann Hesse. Da quel giorno, ogni mese il gruppo si è riunito per discutere un libro, pescato a sorte tra le proposte dei vari componenti del gruppo, un numero che cresce di volta in volta. Neanche la quarantena ha fermato gli incontri, che si sono tenuti tramite videoconferenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto