gestire al meglio un Gdl
Mini guida per coordinare un GdL #17
Leggere a voce alta? Un modo per variare il ritmo degli incontri e delle discussioni.
5 April, 2023
Può accadere quando il gruppo ha trovato il suo ritmo, dettato dalla cadenza regolare degli incontri e da presenze piuttosto stabili; quando i partecipanti hanno ormai familiarizzato fra loro e anche le dinamiche del gruppo sono ormai consolidate.
L’evoluzione e i cambiamenti di un gruppo riguardano tutti il gruppo e proprio per questo le modifiche e gli aggiustamenti in corso d’opera meritano una discussione comune.
Cosa si potrebbe proporre?
La lettura a voce alta degli estratti del libro o dei libri in lettura può contribuire a variare il ritmo degli incontri e delle conversazioni.
Leggere ad alta voce consente di sperimentare un nuovo modo di approcciare il testo, nel tono, nel ritmo, nelle pause, nell’ascolto della propria voce e di quella degli altri.
Ci si può accordare per la lettura di un passo che si ritiene uno snodo fondamentale, la descrizione azzeccata di un personaggio, un passaggio emotivamente molto coinvolgente, una frase illuminante.
Non tutti vorranno leggere di fronte a un uditorio, seppure piccolo e conosciuto. Spesso è questione di ritrosia, altre volte non si riconosce la propria voce o non ci si ritiene all’altezza e naturalmente verrà lasciata la massima libertà di scelta.
L’importante è chiedere sempre che la lettura non sia improvvisata, ma preparata anticipatamente, con eventuali tagli: ne guadagnerà l’espressività e il testo stesso!
Nei gruppi in cui non tutti leggono lo stesso libro è utile una piccola introduzione che contestualizzi il passo. Non deve essere il racconto di tutto il romanzo, beninteso: basta far capire chi parla, chi è il personaggio descritto, o semplicemente quale significato ha per chi legge quella frase.
E, naturalmente, la regola fondamentale è che la lettura non duri più di un minuto. Sembra poco, ma ascoltare una voce narrante richiede agli ascoltatori molta concentrazione!